Hai ricevuto una comunicazione che riguarda una tua vecchia barca?
In questo periodo, molti diportisti si stanno allarmando a causa di una comunicazione che stanno ricevendo e che riguarda lo STED, Sportello Telematico del Diportista.
In pratica, tutti gli Uffici Marittimi e della Motorizzazione civile stanno inviando delle lettere a migliaia di diportisti comunicando quanto segue:
LA COMUNICAZIONE CHE ALLARMA I DIPORTISTI
CAPITANERIA DI PORTO DI ……………
Al Sig. …………………………
Oggetto: Imbarcazione iscritta al n° …………../D
Si informa che l’imbarcazione da diporto di cui all’oggetto, in data …. è stata inserita nell’Archivio Telematico Centrale della Nautica da diporto, ai sensi del D.P.R. 14/12/2018, n° 152, per avvenuto trasferimento all’ATCN dei dati contenuti nei registri d’iscrizione cartacei.
Pertanto, la S.V. potrà recarsi presso uno STED per l’attivazione e/o proseguo di qualsiasi pratica amministrativa relativa all’unità in argomento.
Nel caso la S.V. si S.V. si rivolga ad uno sportello STED attivo nella propria zona di interesse, si invita codesta parte interessata ad informarsi preventivamente, presso quello sportello, circa gli estremi dei versamenti dovuti e l’effettiva documentazione allo stesso necessaria.
PERCHE’
La comunicazione è stata giustamente spedita dagli uffici competenti poiché queste barche risultano ancora iscritte nei R.I.D., registri imbarcazioni da diporto, i registri cartacei in cui, sino a poco tempo fa e per ogni singola unità navale da diporto, venivano annotati i dati della proprietà navale, gli eventuali gravami/ipoteche, i dati identificativi dello scafo e del motore.
Come previsto dalla normativa vigente, oggi i registri navali, una volta compartimentali, sono divenuti telematici convergendo in un unico registro e, pertanto, le Amministrazioni che detengono questi registri cartacei stanno riversando tutti i dati nell’ATCN, il registro nazionale telematico, che viene gestito dal Ministero attraverso gli STED.
LA PROBLEMATICA
Molti dei diportisti destinatari di queste comunicazioni, non ricordano neppure di avere una barca iscritta nei registri poiché, nella maggior parte dei casi, trattasi di unità iscritte nei lontani anni ”80 quando qualsiasi unità navale doveva essere immatricolata in appositi registri, alcuni detenuti dalle Capitanerie di porto, altri dalle Motorizzazioni, altri ancora addirittura da Amministrazioni come Province e Regioni, unità di piccole dimensioni per uso privato.
In altri casi invece, con le modifiche normative avvenute nel settore nautico, che prevedono oggi l’obbligo di immatricolazione solo per barche con lunghezza superiore a 10 metri, i proprietari non ricordando neppure di aver iscritto la barca, o per negligenza, hanno venduto le unità con una semplice scrittura privata (senza obbligo di registrazione), come permesso dal sistema giuridico delle barche non iscritte.
RISULTATO?
Ad oggi, il risultato è che abbiamo diverse persone che risultano intestatarie di barche iscritte da tantissimi anni ma non ricordano di averle immatricolate o, in alcuni casi, non sanno di che barca trattasi perché negli anni ne hanno possedute diverse.
Per non parlare dei defunti, che oggi vedono i loro eredi occuparsi della problematica, con molta fatica per ricostruire i fatti, non essendo loro i diretti interessati.
SOLUZIONE
Rivolgendosi ad un autorevole Sportello Telematico del Diportista, come lo STED Agenzia NESW di Milano, è possibile trovare la giusta soluzione per ogni caso specifico.
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