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Se decidiamo di intraprendere una qualsiasi navigazione, anche se non siamo titolari di patente nautica, dobbiamo conoscere qualche piccola nozione per evitare di trasformare una gradevole escursione in barca in una tragedia!

Ho deciso di scrivere questo articolo perché, pur gestendo una scuola nautica ed essendo formatore nei corsi patente nautica, sono stanco di continuare a navigare insieme a tanti piccoli natanti, no-patente, che scorrazzano a tutto gas senza nemmeno porsi la domanda, incrociando un’altra unità navale, di chi sia la precedenza!

Questo succede in particolare in tutti quei luoghi di villeggiatura dove, chiunque, può noleggiare una barca con un motore 40 CV e mettersi a navigare senza nemmeno sapere la differenza tra la prua e la poppa, figuriamoci se può sapere cosa significhi questo termine, appunto, navigare!

E non pensiate che sia una cosa da sottovalutare.

Ad esempio le mancate precedenze in barca, differentemente da quelle in auto, non causano urti e danni che ripagano le assicurazioni ma collisioni che possono mettere in serio pericolo la vita umana.

Ecco perché, credo, sia il caso anche per chi è ancora senza patente nautica conoscere alcune regole fondamentali su come si dia la precedenza tra due barche in navigazione, sia al mare che sui laghi.

Allorquando in Italia sia ancora permesso navigare tranquillamente con un motore di 40 CV (che su alcuni scafi può raggiungere anche i 30 nodi di velocità) sino a 6 miglia dalla costa.


La prima regola fondamentale è che ogni comandante deve evitare la collisione, sempre!

Anche se l’altra unità ha mancato, o sta per farlo, di dare la precedenza.

E per comandante, nel caso di gente senza patente nautica, si intende colui che sta al timone di una barca!


Innanzitutto, quando si naviga, bisogna guardarsi attorno per accertarsi la presenza di altre unità navali nello specchio acqueo in cui ci troviamo.

Chi consegue la patente nautica sa benissimo che si naviga con un servizio di vedetta continuo a 360°.


Dobbiamo cercare di capire se siamo in rotta di collisione e per farlo, non dobbiamo attendere di arrivare a pochi metri dall’altra unità ma stabilire l’eventuale pericolo con largo anticipo.

Come fare?

Mentre siamo al timone, con un braccio puntiamo verso l’altra barca e se la stessa rimane sempre dritto alla nostra mano, c’è collisione. Se invece va avanti o rimane indietro, non vi sarà collisione purché entrambe le unità continuino a navigare con rotta e velocità costanti.

Qualora ci sia anche un piccolo dubbio, si deve ritenere attivo il pericolo di collisione!


Stabilito che la collisione ci sarà, come manovriamo?

Naturalmente, si manovra in funzione di come vediamo l’altra unità.


 

 

In caso di rotte raggiungenti ed entrambe barche a motore, ha precedenza la barca che arriva da dritta.

Chi arriva da sinistra deve lasciare libera la rotta all’altra unità navale accostando in maniera decisa, tale  da farlo capire all’altra barca, passandogli da poppa.

Prua contro prua, entrambe le barche devono accostare a dritta (destra) e procedere per rotte parallele.


Chi vuole sorpassare una barca, deve considerare che chi sta davanti ha precedenza e, pertanto, potrebbe cambiare rotta in qualsiasi momento senza doverlo comunicare a nessuno.

Quindi, quando si decide di sorpassare una barca più lenta, bisogna farlo a dovuta distanza per ovvi motivi di sicurezza.

Nel momento in cui la prua della barca più veloce oltrepassa la linea immaginaria che rappresenta la poppa (parte addietro dello scafo) della barca più lenta, questa deve mantenere rotta e velocità costanti lasciandosi sorpassare poiché ha perso lo precedenza.


Tra barca a vela e barca a motore ha sempre precedenza la barca a vela, purché utilizzi come unica propulsione le vele.

La barca a motore deve passare di poppa alla barca a vela.

Al riguardo, i motivi sono diversi e non solo relativi alla sicurezza: tagliare la rotta ad una barca a vela significa farle perdere velocità con le onde che provoca uno scafo a motore… e la barca a vela, per causa di eventuale scarso vento, procede a pochi nodi di velocità!

E’ opportuno precisare che una barca con le vele aperte ma che utilizza anche la propulsione meccanica è ritenuta una barca a motore e quindi entrano in gioco le regole di cui sopra.


Infine, ma non per questo poco importante, anche se siete senza patente nautica non significa che non dobbiamo conoscere le regole: la Legge non ammette ignoranza.

Quando ci troviamo in una località di villeggiatura è opportuno conoscere le regole locali come l’ordinanza balneare che disciplina, tra le tante cose, anche i limiti di velocità vicino la costa.

Forse non tutti sanno che sino a 1000 metri dalla costa non si può navigare a velocità superiori a 10 nodi e comunque con lo scafo disclocante (cioé non in planata)… anche se spesso, purtroppo, questo lo ignorano tanti titolari di patente nautica!

Quindi non significa che oltre i galleggianti rossi che delimitano le zone dei bagnanti posso andare a tutto gas!


Se durante la navigazione vediamo una barca ferma con un segnale come quello in figura oppure una boa galleggiante con una delle bandiere di cui sopra, dobbiamo mantenerci lontani almeno 100 metri.

Infatti la navigazione è interdetta per un raggio di 100 metri dai segnali sei sub.

Il sub deve trovarsi sempre a meno di 50 metri dal segnale.

Lasciamo questo range di vita pari a 50 metri!


E quando mi metto all’ancora, non posso farlo a meno di 100 metri dagli scogli a picco e a non meno di 300 metri da spiagge frequentate da bagnanti!


Patente Nautica Brillante


Forse sono un infinito sognatore ma voglio illudermi che la cultura nautica, prima o poi, entri nel quotidiano di un paese che, ricordo, è una passerella sul mare, bagnato da quasi 8000 km di costa … oltre i laghi e i fiumi

Buon Vento!
Marco Morana

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