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Sei in cerca di un corso per la patente nautica?

Lega Navale Italiana!?

Recentemente, sul web, sono state diffuse le lettere integrali delle comunicazioni avvenute tra CONFARCA (associazione di categoria delle scuole nautiche), il Ministero dei Trasporti e della Navigazione e Lega Navale, la quale pensava di esternare l’ultima parola con una lettera delirante. Naturalmente, la risposta non è tardata ad arrivare:

Riportiamo integralmente l’articolo visibile sul seguente link: https://www.nauticareport.it/dettnews.php?idx=9034&pg=13952

Esami per la patente nautica, Lega Navale attacca Confarca. La replica: ”Auspichiamo chiarezza dagli organi competenti”

Roma, 28 ottobre 2017

D’Angelo: “Lettera delirante, dimenticano che siamo gli unici che possono organizzare corsi a pagamento”

“Evidentemente 120 di anzianità non hanno dato alla Lega Navale la saggezza giusta per poter confrontarsi con gli altri operatori del settore”. È la replica del segretario della sezione nautica di Confarca, Adolfo D’Angelo, ad una dura lettera della Lega Navale Italiana, inviata alla Direzione Generale del Trasporto Marittimo e al Capo ufficio di Gabinetto del Ministero dei Trasporti, in cui viene attaccata la categoria dei titolari delle scuole nautiche.

Al centro della diatriba, scoppiata dopo il parere favorevole del Consiglio di Stato alle modifiche da apportare al nuovo codice del diporto, che prevedono tra l’altro delle sanzioni pecuniarie per le scuole nautiche abusive, una missiva che la Confederazione delle scuole nautiche definisce “delirante”, in cui Lega Navale sostiene che gli esami per la patente nautica non possono essere demandati alle sole scuole nautiche, poiché prive di “cultura marinara” ed esclusivamente votate a produrre lucro. Infine, all’interno della lettera, vengono denigrati i clienti delle agenzie, definiti “bagnanti della domenica”.

Una polemica al vetriolo messa nero su bianco, quella della Lega Navale, che però stona con quanto già espresso dal legislatore, secondo cui “vanno differenziate le due tipologie di attività di formazione nautica” finalizzate al conseguimento delle patenti nautiche, distinguendo tra lo scopo di lucro, “attribuito in esclusiva alle Scuole Nautiche”, e quello puramente educativo dei Centri Istruzione Nautica, “configurato entro i limiti della pura sfera associativa e subordinando a tale configurazione ogni agevolazione fiscale”.

“Noi dunque siamo gli unici che possono avere un’attività commerciale finalizzata al rilascio della patente nautica – ricorda D’Angelo – Diamo la formazione giusta prevista dal codice, che comprende anche la cultura marinara, di cui la Lega Navale, a quanto si legge in quella delirante lettera, sarebbe l’unica detentrice”.

“Da tempo denunciamo che alcuni centri d’istruzione della nautica organizzano corsi a pagamento, quando invece questi ultimi dovrebbero rientrare nei costi della sola quota associativa – sottolinea D’Angelo – Auspichiamo che gli organi facciano piena chiarezza sulla destinazione di questi flussi di denaro e sugli annunci che vengono pubblicati anche su internet, che sponsorizzano corsi per le patenti nautiche da enti che non possono né svolgere l’attività commerciale né pubblicizzarla”.

“Chiara invece la questione dell’esperto velico che, come ribadito dalla Direzione Generale, è una figura unica – conclude D’Angelo –  Attualmente invece la Lega Navale, arbitrariamente e contro ogni principio di imparzialità, fornisce agli uffici competenti al rilascio patenti delle liste ove sono presenti solo gli esperti velici che appartengono a tale ente, discriminando i titolari delle scuole nautiche. In questo modo potrebbero verificarsi dei favoritismi nei confronti degli iscritti agli esami provenienti dalla Lega Navale a scapito dei candidati provenienti dalle scuole nautiche, contro ogni principio di trasparenza su cui si basa la Pubblica Amministrazione”. 

Ufficio Stampa Confarca

ufficiostampa.confarca@gmail.com

 

Da dove nasce tutto questo astio circa i corsi patente nautica?

La natura di questo attacco, sta nelle lettere che navigano nel web ultimamente e che hanno reso pubblico comunicazioni interministeriali che, naturalmente, abbiamo preso e riportiamo di seguito in ordine cronologico:

LETTERA CON CUI LA CONFARCA ESPONE L’ATTIVITA’ ANOMALA CIRCA LA PATENTE NAUTICA SVOLTA DA ANNI DA LEGA NAVALE, IN TOTALE CONFLITTO DI INTERESSE E IN BARBA A VARIE NORMATIVE FISCALI

Infatti da anni la CONFARCA denuncia l’anomalia di Lega Navale nello svolgere corsi patente nautica, avere esaminatori esperti velici agli esami CHE VALUTANO I LORO STESSI CANDIDATI e, pur essendo un’associazione senza scopo di lucro, di lucro ne fa e come facendo pagare migliaia di euro i corsi patente nautica ai propri associati.

IL MINISTERO CERCA DI FAR CHIAREZZA DANDO PIENAMENTE RAGIONE ALLA CONFARCA

Infatti il Ministero, secondo la normativa vigente, fa una netta distinzione tra il ruolo di Lega Navale e quello delle Scuole Nautiche: l’ente pubblico LNI ha come scopo la divulgazione della cultura nautica senza alcun scopo di lucro, quindi eventuali corsi per il conseguimento della patente nautica svolti ai propri associati dovrebbero rientrare nelle quote associative versate ogni anno, mentre le Scuole Nautiche sono invece aziende commerciali che hanno la funzione di formare i candidati agli esami di patente nautica.

Inoltre, implicitamente diffida LNI dall’aver occultato per anni i nominativi degli Esperti Velisti che non fanno parte dell’ente pubblico come coloro che lavorano abitualmente presso le scuole nautiche, avendo creato negli anni degli E.V. di serie A (i loro) e di serie B (quelli delle scuole nautiche), seppur tutti abbiano superato lo stesso identico esame di abilitazione come istruttore professionale della vela.

Lega Navale però non ci sta ad essere tagliata fuori dal mercato delle patenti nautiche (chissà perché) e ribatte al Ministero con una lettera delirante che vi proponiamo sotto:

Leggendo tutte queste lettere nonché i vari comunicati stampa, ognuno di noi può farsi autonomamente una propria idea, non essere d’accordo col ministero oppure si, non avere in simpatia le Scuole Nautiche oppure la Lega Navale ma invito a riflettere su quanto segue:

  1. le Leggi sono fatte per tutelare tutti indistintamente e bisogna rispettarle per il bene della collettività
  2.  un’ente pubblico, un’associazione senza scopo di lucro, che beneficia di forti sgravi fiscali non può esercitare alcuna attività commerciale altrimenti mette in campo una concorrenza sleale verso coloro che rispettano la Legge e pagano le tasse
  3. i corsi per patente nautica hanno dei costi di gestione anche più alti di quelle delle autoscuole, le Scuole Nautiche lo sanno e adottano dei parametri tali da creare un mercato commerciale da zona a zona
  4. Lega Navale, che non ha costi di gestione elevati poiché utilizza volontari, come mai fa pagare i corsi più delle scuole nautiche? Dove vanno a finire questi soldi?
  5. perché in Italia il conflitto di interesse non deve indegnare?! E’ mai possibile che esperti velisti di lega navale facciano corsi patente nautica ai loro associati e dopo li esaminano anche?!
  6. perché un Esperto Velista di una scuola nautica, pur avendo fatto l’esame in Lega Navale, viene ritenuto inferiore agli EV di Lega Navale?

Potremmo continuare per ore ma, per fortuna, a mettere un freno stavolta a questa vergogna ci ha pensato il Ministero!

Clicca sulle immagini sotto per leggere gli articoli di stampa al riguardo:

 

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